Tra gusto e identità
Stretta tra due mari e plasmata da secoli di storia, la Calabria racconta sé stessa anche a tavola. La sua tradizione enogastronomica nasce da un incontro di culture — greci, arabi, bizantini, normanni — che nei secoli hanno lasciato segni nei sapori, negli ingredienti e nei gesti della cucina quotidiana.
Al centro c’è sempre il mondo contadino. Una cucina semplice, fatta di orti, stagioni e memoria. Le paste, come i fileja o la stroncatura, si preparano ancora a mano. I legumi si uniscono a erbe spontanee come cicoria e finocchietto. E poi le conserve: pomodori secchi, cipolle sott’olio, olive, peperoni. Ogni famiglia custodisce la propria ricetta, come un’eredità preziosa.
Anche il vino racconta questo legame con la terra. Per anni i vini calabresi sono stati considerati troppo forti, ma oggi stanno vivendo una nuova stagione. Vitigni antichi come Gaglioppo, Magliocco e Mantonico tornano protagonisti. Il Cirò Rosso è diventato una DOC rispettata; il Greco di Bianco, dolce e profumato, conquista gli appassionati.
Nel 2025 nasce la DOC Costa degli Dei, lungo il litorale vibonese, da Tropea a Nicotera. Qui il Magliocco Canino e lo Zibibbo raccontano un paesaggio fatto di mare, sole e tradizione. Una nuova denominazione che unisce qualità, identità e turismo. Questo tratto di costa, soprannominato non a caso “degli Dei” per la sua bellezza mozzafiato e il fascino mitologico, ospita alcune delle più suggestive spiagge e terrazze naturali della regione.
E proprio qui, sulle scogliere bianche e spettacolari di Capo Vaticano, la cucina calabrese si fa panorama, emozione e rituale. Antico promontorio leggendario e oggi meta di viaggiatori in cerca di autenticità, Capo Vaticano è anche un luogo dove il gusto incontra la spiritualità del paesaggio. Le esperienze enogastronomiche che vi si svolgono portano alla luce una Calabria essenziale, fatta di sapori decisi e di tramonti infuocati.
A fare da cornice a questi percorsi sensoriali, i resort disseminati lungo la Costa degli Dei diventano presidi di ospitalità consapevole: strutture che non solo offrono comfort e relax, ma si fanno interpreti del territorio, delle sue materie prime, delle sue storie. Qui il soggiorno si trasforma in esperienza integrata, dove wellness, degustazioni e narrazioni del gusto si fondono in modo armonico.
Ma non c’è solo vino. Anche la birra artigianale calabrese si sta facendo strada, giovane e creativa. Birrifici come ’A Magara, Gladium e Reggina sperimentano ingredienti locali — peperoncino, bergamotto, miele di fichi, castagne — per creare birre che parlano calabrese, in modo nuovo ma autentico.
Questo patrimonio non è solo da degustare, ma da vivere. Sempre più spesso, il cibo diventa occasione di incontro, racconto, scoperta. Esperienze come:
- Storie a Sorsi (Villa Paola, Tropea), dove i produttori ed esperti si raccontano attraverso degustazioni, dialoghi e scambi in una cornice di bellezza senza tempo.
- Calici&Radici (Capovaticano Resort, Ricadi), che intreccia benessere, natura e degustazioni all'aperto in momenti conviviali a forte impatto.
- Legami&Sapori (Baia del Sole, Ricadi), serate live music per celebrare e scoprire le novità vitivinicole e gastronomiche del territorio.
- Vinitaly and the City – Edizione speciale Calabria (Sibari, Cosenza), una versione itinerante dell'evento veronese, con assaggi, incontri e masterclass.
- Calici sotto le Stelle (Diamante, Cosenza), due appuntamenti per la scoperta di vini locali sotto le stelle.
- Beer Festival Soverato, un evento dedicato agli amanti della birra artigianale.